Ti è mai capitato di vedere un collega, un familiare o un amico raggiungere un obiettivo che desideri tu stesso e pensare:

– Avresti potuto rimetterti in forma anche tu, SE SOLO… avessi trovato il tempo per terminare quel programma di allenamento iniziato mesi fa.

– Avresti potuto superare quell’esame universitario anche tu, SE SOLO… non avessi passato tutte quelle ore sul tuo smartphone.

– Avresti potuto ottenere una seconda entrata anche tu, SE SOLO… avessi dedicato almeno un’ora al giorno a quel progettino su cui fantastichi da anni.

Il tuo conoscente ha creato il tempo per raggiungere il suo obiettivo; tu ti sei limitato a trastullarti con l’idea di farlo.

Ora, se ti sei trovato (o ti trovi) in questa situazione, hai due opzioni:

A. Puoi cedere all’invidia malsana, trovando una scusa che giustifichi il tuo insuccesso (la famiglia, gli impegni, la sfiga) o spieghi il suo successo (la famiglia [ricca], il tempo libero, il fattore “C”ulo).

Dovrai rubarle a qualsiasi attività hai utilizzato fino a questo momento per anestetizzarti e distrarti dalle frustrazioni della vita.

Dovrai liberarle rinunciando dolorosamente ad altri progetti a cui tieni, ma che sai non essere prioritari per te in questo momento.

E sarà tosta. Dannatamente tosta.

Scordati la musichetta motivante stile Rocky Balboa.

Odierai quelle ore rubate alla tua serie TV preferita o quei weekend passati a lavorare al tuo progetto mentre chiunque altro sui social sembra spassarsela.

E dovrai lottare con te stesso e i tuoi demoni per continuare a fare ciò che è necessario, quando vorresti solo cedere a ciò che è immediato.

Ma crea quelle ore ogni santo giorno e tra qualche mese​​ potrai godere della profonda soddisfazione di aver realizzato qualcosa di grandioso.

Una ​​​soddisfazione riservata solo ai pochi che nella vita invece di sperare nel Fattore “C” (la capricciosa fortuna), scelgono di sviluppare il proprio Fattore “T”.

Ricordi Fattore “C”, la nota trasmissione TV condotta da Paolo Bonolis negli anni 2000?

Traeva il suo titolo dal detto popolare “avere culo” (meno volgarmente, “essere fortunati”).

Ecco, quando si parla di raggiungimento di obiettivi, soprattutto di obiettivi importanti, ancora in troppi sono convinti che sia solo una questione di talento (vedi X Factor) o fortuna (Fattore “C”, appunto).

Sempre più studi stanno invece dimostrando che è un altro il fattore che accomuna davvero coloro che eccellono nei rispettivi ambiti: dall’atleta all’imprenditore, dallo studente al professionista.

Il vero predittore del successo, come detto, non è né la fortuna, né il talento, e non è neanche il quoziente intellettivo, l’aspetto fisico o l’estrazione sociale.

No.

Ad accomunare chi ce la fa, chi raggiunge obiettivi ambiziosi o “semplicemente” realizza i propri sogni più cari è il Fattore “T”: la (T)enacia, o, come io e i miei compaesani marchigiani amiamo chiamarla… la (T)igna!

E sai qual è la buona notizia?

La tenacia, a differenza degli altri elementi più o meno innati, può essere allenata e rafforzata.

Qualsiasi sia il tuo attuale livello di forza di volontà, puoi aumentarlo e con il giusto approccio puoi farlo in maniera spontanea, andando ad attivare quelle risorse e quel potenziale che è già dentro di te, ma che finora forse non hai coltivato abbastanza.

Per questo motivo, nel 2020 abbiamo lavorato ad un nuovo progetto per i lettori di EfficaceMente: Fattore “T” appunto 😉

Il progetto nasce da una collaborazione con il Dott. Andrea Fiorenza, Partner di una nota Società di Consulenza HR, Professore presso l’Università di Barcellona e professionista con alle spalle una carriera trentennale come Psicoterapeuta.

Se la capacità di affrontare gli ostacoli, rialzarti ad ogni difficoltà e martellare con determinazione fino alla meta è qualcosa che vuoi sviluppare di più nella tua vita, Fattore “T” può aiutarti.

Purtroppo però i primi 500 posti che abbiamo messo a disposizione per accedere al corso sono terminati. Per rimanere aggiornato su Fattore T e le nuove date di apertura, iscriviti alla lista di attesa qui sotto: